‘Era dal nulla uscito il tenebroso caos…’ – 4


And what great one is this that is so wise, as to gather from these things, that a new King is born more powerful than all the rest, a Redeemer of his Brethen from original Defilements? for ‘twas expedient that he died to be exalted aloft, that he might give his Flesh and Blood for the Life of the World. Good God! How wonderful are these thy Works? ‘Tis thy doing and it seems miraculous in our eyes. Father I thank thee, that thou hast hidden these things from the Wise, and revealed to Babes.

“E quanto grande è colui che è così sapiente, da ricavare da queste cose, che un nuovo Re è nato più potente che tutto il resto, un Redentore della sua Fratellanza dalla sordidezza originale? Poiché era espediente che morisse per essere esaltato in alto, affinché potesse dare la propria Carne e Sangue per la Vita del Mondo. Buon Dio! Quanto meravigliose sono queste tue opere? É opera tua e pare miracoloso ai nostri occhi. Padre ti ringrazio, che tu abbia nascosto queste cose al Sapiente, e rivelato esse ai Bimbi.

Così si conclude il Capitolo V del Secrets Reveal’d, nel quale Philalethe ricorre alla retorica di carattere religioso, da buon Cristiano come era, e come era opportuno per sottolineare l’importanza del discorso che precede. Del resto, il parallelismo con l’operatività alchemica è attestato: la ‘nascita’ di un nuovo corpo, più nobile dei suoi genitori, calza a meraviglia con il racconto del miracolo della Redenzione. E senza nulla togliere allo stupore ed all’estasi contemplativa che rapirà il cuore dell’Innamorato all’effettivo apparire della sostanza tanto ricercata, sembra di scorgere nei termini di questa edizione (quasi certamente la Princeps) alcune peculiarità.

Gather‘ indica il ‘raccolto‘, il ‘raccogliere‘, come giustamente Paolo traduce il latino ‘colligat‘; viene dall’Old English ‘gadrian, gædrian‘, con il senso per l’appunto di ‘unire, assemblare, collazionare, immagazzinare‘; la radice è l’Indo-Europeo ‘*ghedh-‘, per ‘unire, legare assieme‘. Ancora una volta, pare una perfetta fotografia di un atto esiziale nel corso dei lavori alchemici.

Brethren‘ è ovviamente ‘Fratellanza‘: e mentre – nel contesto Cristiano – si riferisce naturalmente all’umanità di cui il Cristo è il Redentore, nell’ottica della pratica alchemica è la compagine minerale che il Dissolvente Universale potrà – eventualmente – ‘redimere‘. Ma altri significati sono sottesi. Curioso che ‘Redeemer‘ sia ‘un‘, e non ‘il‘; una precisione da parte di Philalethe per indicare l’ambito operativo cui intende riferirsi.

original Defilements‘: se la versione Latina di Modena parla di ‘labe originali‘, ad indicare il ‘peccato originale‘, il termine Inglese vale senza dubbio ‘ciò che è sordido, deturpante, sporco, corrotto, inquinato‘, una scoria legata all’ Origo, insomma. Si tratta dell’identico termine usato da Philalethe nel Capitolo III: “… there shalt thou see a fair Infant by removing the defilements, …”

L’explicit del Capitolo – in corsivo nell’originale Inglese – si può leggere su due livelli: il primo è quello del rapporto profondo che lega l’uomo al suo Creatore ; l’altro è quello dell’operativo stupefatto dalla magnificenza di Madre Natura, unica vera artefice di ogni processo alchemico. E l’ultima frase suona come un severo monito ai tanti ‘saggi‘ che non potranno mai accedere a ciò che i ‘parvuli‘ possono vedere, con innocenza e gioia. La seriosità conduce a straordinari vicoli ciechi, e l’allegria ed il sorriso dei Bimbi rendono la vita ben più armonica. Tanto più in Alchimia.

3 Responses to “‘Era dal nulla uscito il tenebroso caos…’ – 4”

  1. Caro Capitano

    Lei usa parole bellissime…
    ad esempio; sono rimasto estasiato ,quando nel corso di questo capitolo del Filalete, Lei ha usato la frase,” come capacità di vivificare”….

    In fondo è quello che fa l’artista ; da un semplice oggetto di qualsiasi materiale ,magari anche sporco e non considerato da altri, apporta qualche modifica o magari lo ripulisce solamente , e sembra così ,una cosa nuova e bellissima, cioè gli ridà una nuova vita.

    Io vedo tutto questo come un “allenamento”, in vista del momento X (cruciale)- che è il momento d’incontro con il Caos.
    E penso che ,se si è bravi a ripulire o a modificare, senzaltro nascerà una nuova vita.

    Gianni

    In effetti i bambini riescono a giocare ,con delle cose che per noi sono abiette, ma che a loro ballano ( ballinti) valgono.

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    • Caro Signor Gianni,

      i suoi commenti sono sempre lusinghieri, e di questo la ringrazio; tuttavia – e questo è per il sottoscritto motivo di allegria – leggo nelle sue parole una neppur-troppo-celata esperienza. Ora, se è ovvio che ognuno di noi comunica basandosi sul ciò che sperimenta (almeno, dovrebbe essere così), resto estasiato di fronte alle sue ‘perline’, precise, ficcanti, aggraziate, consonanti. Giocose, certo, ma molto serie.
      Nessuna piaggeria, da parte mia, solo rispetto e gioia nel leggerla.

      Grazie!… ed un saluto alla sua Terra, sempre forte, onesta, dolce e operosamente provvida…

      Captain NEMO

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  2. […] vera; della quale avevo parlato, qualche mese fa, a proposito di Philalethe, qui, qui, qui e qui; ma che si ritrova anche in alcuni testi molto poco conosciuti di Sendivogius (ma che a mio avviso […]

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