Serendipity…


Il Bosco è l’incanto dello Spirito Universale: forse, addirittura, ne è l’incantesimo.

Nel corso del lungo cammino l’alchimista osserva ciò che incontra, e vede quel che accade: tra questi ‘accadimenti‘ ‘visti‘  vi sono ovviamente cose che fanno sorridere, e molto; e vi sono anche cose che causano dolore. Solo qualche tempo fa avrei detto la mia, nel tentativo di sciogliere nodi e lacciuoli e illusioni, in cui ogni uomo prima o poi cade.

Non saprei veramente dire per qual motivo mi accade oggi di non provare il desiderio di cambiare le cose che vedo accadere, né tantomeno tentare di mutare il pensiero di chi è convinto di trovar cose lungo la via sulle quali valga la pena di fermarsi e costruire una maison: da qualche tempo, complice lo studio e il forno, osservo quel che incontro: nei libri – alcuni, ormai solo alcuni – e nella calma del mio piccolo laboratorio. E rifletto. Ed è bellissimo riflettere, con calma e serenità, sulla meraviglia continua che provoca nel mio cuore la sperimentazione, con le mani. Ogni tanto, qualche voce, da fuori, mi annuncia ‘questo‘ e ‘quello‘: non mi riesce più di restar coinvolto, né nel ‘questo‘, né nel ‘quello‘. Persino cose che fanno parte del giorno per giorno della vita, le compio con un animo arreso e distaccato.

Non saprei che raccontare a chi mi racconta delle cose che accadono di questi tempi: mi pare tutto già visto, vissuto e accaduto: una sorta di ‘ripasso‘, l’ennesimo, ma le tabelline non le ho dimenticate. Molto mi ha aiutato un amico, compagno fidato, omai arrivato in cima alla montagna: mi ha sempre detto: “…Lasciamo che le cose accadano come accadono, segui Natura e lavora con Lei. E’ sempre stato così, e così sarà sempre” e “L’Alchimia si difende da sola“, ed anche “…Se qualcuno che ha avuto l’occasione incredibile l’ha poi sciupata, il problema non esiste che per lui: ma non se ne renderà mai conto“…e potrei continuare.

Una volta dissi: ‘…e il giovane cercatore, che capita per caso nel posto sbagliato, con la persona sbagliata, …o nel tempo sbagliato…‘. E lui: “…Vorrà dire che l’Alchimia non l’ha chiamato: al limite, sarà stato quella persona a chiamarlo…“. Amiamo definirlo cinismo, ma forse è solo…Naturale; abbiamo, tutti, la maldestra tendenza a ritenere che Natura sia la Fata dai Capelli Turchini; talvolta lo è, davvero; ma è veramente al di là della nostra possibilità di comprensione il solo immaginare quel che possa decidere di ‘fare‘.

Dunque, sereno continuo il mio studio e il mio lavoro, pregando e sorridendo: il discrimine di ciò che è sul serio importante in Alchimia – e dunque nella vita – è in continuo e veloce mutamento, e sto imparando cose che non presupponevo di poter apprendere; perdo molte cose poco necessarie e scopro piccole gioie che avevo sul tavolo da tempo. Stamane, ho trovato nuove cose sul tavolo: e, meravigliato, …non mi meraviglio!

Taluni la chiamano vecchiaia, no?…pochi giorni fa qualcuno mi ha detto che sono ‘antico‘ !…mi diverto molto.

Le cose che sono qui, non servono. Quelle che son di là, fanno capolino come e quando loro decidono. C’è una sola cosa che l’alchimista può tentare di far accadere: è semplicissima, davvero…ma non significa che sia facile.

Tutto il resto sono le chiacchere di noi tutti, che pensiamo di “poter” “fare”, ma che – mi pare – “facciamo” solo quel che gli altri hanno già “pensato” di “farci fare”. Lo so, è un po’ contorto…ma non saprei come raccontarvelo meglio.

Ah, dimenticavo: gli altri…non è mica detto che sia solo tutto “qui & ora”…

Quando lo capisci, resti un po’ sconcertato. Quando lo senti, ti si attanaglia il cuore…quando lo vivi, la serenità ti colma l’anima. Non è importante quel che accade…

13 Responses to “Serendipity…”

  1. Un sorriso notturno, i suoi pensieri sono a volte espressione raffinata dei miei. Lo trovo piacevole e la ringrazio.

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  2. Perfetto….

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  3. Una certa tristezza mi assale pensando ai giovani che vogliono intraprendere, chiamati o no, il Cammino. Ha pienamente ragione il suo amico e non posso che condiviedere le sue parole, anche se sono ancora ai piedi della montagna.

    Nonstante ciò mi rallegro della sua “ricomparsa” sul suo sempre bel blog.

    Con stima.
    Offerus

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  4. Caro Capitano,
    questo post di oggi e la risposta, fra le molte, tutte apprezzabili, da parte di Ptah sono per me un insegnamento di grande valore ed una iniezione di serenità. E’ ancora difficile, per me, distinguere fra ciò che suggerisce l’umana passione e quello che detta l’intelligenza del cuore. Soffro nel vedere ciò che ora comprendo e che prima non comprendevo (e leggo che c’è passato anche lei…) e per questo, forse, per un senso umanissimo di giustizia (certo, personale e fallibile) ho voluto mettere un segnale di pericolo lungo il sentiero. Forse però è meglio seguire le pietruzze bianche che lei e qualche caritatevole cercatore ancora lasciate nel bosco. Grazie.

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  5. Caro Capitano,

    come sempre esprimete con serenità invidiabile e maestria rara delle verità talmente palesi da essere occultissime! Come non sentirsi parte integrante di quel fiume che, formato dalle vostre parole, scorre leggero e saltellante tra il ciottolato e i massi d’un limpido ruscello di montagna!

    La chiamano “antico” – beh, credo sia il titolo più bello che un’uomo possa ottenere da questo lato del grande velo.

    Nulla in fondo necessita aggiungere, ma come sapete mi diletto nella minuzie, qualcosa mi viene da sottolineare, alla buona attenzione dei lettori.

    Seguire la propria strada con sostanziale alterità rispetto al mondo è cosa buona e giusta. Ma attenzione: quel che succede nel mondo non è inutile o vano. E’ invece a volte necessario e strumentale. Spesso proprio quei rumori striduli di cui parla con dolore Chemyst nel suo ultimo post, quelle disgrazie del mondo, il “mysterium iniquitatis” così ben noto a quasi tutti, non sono inutili e vani giochi di una sorte cieca, ma fenomeni reali che accadono. Non sono buoni o cattivi in sè, sono solo esistenti. E come tali aspettano ad essere usati, vagliati, esaminati. Ed è qui che si scindono le strade. Spesso dove l’uomo dispera e si strugge, l’alchimista vede opportunità, nuove strade. E – e questo è insegnamento grande – riconosce in queste apparenti disgrazie la benevola mano della Gran Dama che lo trattiene, lo blocca e gli impedisce di entrare in una strada per lui sbagliata.

    Ecco perchè nulla deve far disperare, anzi. Se mai dobbiamo sforzarci a riconoscere in ogni cosa l’insegnamento, il nocciolo, il seme magnifico in esso nascosto.

    Così oltre alla “serendipity” che così magistralmente descrivete, caro capitano, vi aggiungerei un passo ulteriore, che è quello dello studio e della crescita. Non è vecchiaia, ma antichità, come ben dite. Non è rinuncia ma possesso. Non è staticità ma forza forte tra le forze forti.

    Recentemente le suore Carmelitane su un biglietto di ringraziamento mi hanno scritto “Dio solo basta”. Fatte le debite specifiche, in fondo noi amanti dell’Arte Reale diciamo proprio questo. Come è meraviglioso il mondo della Verità e come è ricco il pozzo degli insegnamenti!

    con affetto
    vostro
    Ptah

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  6. Caro Capitano,

    Non so aggiungere molto, a ciò che lei ed altri prima di me, hanno detto, cerco sempre di mettermi tra i peggiori, è una mia abitudine, certo, in parte, mi riconosco in alcuni atteggiamenti.
    Questo mese ormai giunto alla fine, come già avevo accennato al Caro Chemyst, mi vedeva vittima, e forse anche un pò carnefice, del mio quotidie…, ho anche pensato che forse ero tra coloro che non sono stati chiamati, e forse è vero ma, ora, come nei momenti quando sentivo che qualcosa mi aveva abbandonato, o forse, si è solo nascosto, ne sento forte il dolore, ma d’altra parte c’è spinta, tutto sembra riprendere, chissà.

    un abbraccio forte, e un grazie, a quanti di voi sotto sotto non mollano mai.

    anto-az.

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  7. Caro Capitano,

    accedo ad Internet molto meno di prima, ma è stato così grande il piacere di ritrovarla, che mi è venuto naturale rispondere. Anche io, come Chemyst, resto sorpresa quando mi accorgo che c’è gente che crede di aver capito tutto dell’Arte e si siede in cattedra (poveri neofiti!), oppure c’è gente che frequenta i Forum alchemici non per crescere, non per condividere pezzi di Cammino, ma per strappare segreti.

    E le stelle stanno a guardare…

    Unendomi ad Anto-az, invio un abbraccio e un sorriso radioso a tutti i veri Cercatori, sempre pochi ma buoni, e in particolare a lei, ‘antico’ Capitano!!!

    Cordialmente,
    Pandora

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  8. Pietro Cappello Says:

    Non ci conosciamo, ha scritto una cosa che mi ha toccato il cuore.
    Saluti

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  9. Caro capitano. In questo periodo particolare provo un immenso piacere saperla all’Opera. Dal suo modo di scrivere traspare quella umilta’ e semplicita’ che serve piu’ di tutte le belle parole e rivelazioni, a noi giovani in cerca. Si vede subito quando uno parla con il cuore. Saluti

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  10. Egregio Capitano Salute e Luce,
    pongo alla sua attenzione e a quella dei Fedeli D’Amore del suo blog, questo Inno a Iside, che io consiglio di compararlo con l’ultimo canto della Divina Commedia: Vergine Madre Figlia del tuo Figlio.
    Cordialità
    Antos

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  11. Buongiorno,

    Ho letto i Suoi interventi nel forum di Montesion e ci tenevo pur nell’anonimato, a farLe sapere che trovo ammirevole la Sua pazienza e i Suoi toni pacati, pregni di raffinatezza e garbata ironia, ma anche – e si vede – di esperienza pratica.

    Altrettanto cortesi, mi conceda il doppio senso, ho trovato i messaggi dell’utente Yi Pai, a cui va parimenti il mio breve saluto.

    R.

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  12. Ringrazio tutti per i loro commenti; la Luna è nuova e ogni giro di ruota porta nuove riflessioni. E’ difficile raccontare come la semplicità dell’Alchimia squassi la prassi (perdonate la rima non cercata)…ma questa è anche la sua silenziosa bellezza.
    Grazie ancora…ed a presto!

    Captain NEMO

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